DETRAZIONI FISCALI

L’azienda Gas Sicuro in provincia di Padova propone ai suoi clienti diverse tipologie di detrazione fiscale.
Eseguiamo lavori con i seguenti incentivi:
Come si è anticipato in premessa, il bonus ristrutturazione consiste in una detrazione d'imposta. 
Le detrazioni consentono al contribuente di ridurre l'imposta lorda, rideterminando in questo modo la somma che egli deve effettivamente allo Stato. In generale le detrazioni fiscali sono dovute in relazione ai familiari a carico, alle spese sostenute per gli interessi passivi sul mutuo, per l'acquisto di medicinali o visite specialistiche, per l'iscrizione dei figli a scuola e per gli interventi di ristrutturazione edilizia
Nel caso specifico i contribuenti hanno la possibilità di detrarre dall'imposta sul reddito
delle persone fisiche (Irpef) il 50% delle spese sostenute per la manutenzione, il restauro o la ristrutturazione di edifici destinati ad uso abitazione, con un tetto massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. La detrazione ristrutturazione va ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Nel caso in cui i lavori di ristrutturazione vengano effettuati su immobili a uso promiscuo, situazione che ricorre quando c'è chi svolge l'attività in un luogo che è casa e anche studio (ad es. un avvocato, un amministratore condominiale, ecc.), 
la detrazione spetta nella misura ridotta del 50%.

Chi può beneficiare del bonus ristrutturazioni

Possono beneficiare della detrazione ristrutturazione 2022
• il PROPRIETARIO dell'immobile
• il TITOLARE DI UN DIRITTO REALE DI GODIMENTO (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
• colui che occupa l'immobile a titolo di LOCAZIONE O COMODATO
• il FAMILIARE CONVIVENTE del possessore o detentore dell'immobile oggetto dell'intervento, purché sostenga le spese, le fatture e i bonifici siano a lui intestati e la condizione di convivente o comodatario sussista al momento dell’invio della comunicazione di inizio lavori.
Possono fruire delle detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie anche i MEMBRI DELLE UNIONI CIVILI (leggi "Unioni civili e bonus ristrutturazione"). Ricordiamo che rientrano nella categoria dei "familiari" il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado.

Nel caso in cui si stipuli un un contratto preliminare di compravendita (compromesso), l’acquirente ha diritto alla detrazione se:
• il compromesso è stato registrato;
• è nel possesso dell’immobile;
• esegue gli interventi a proprio carico.

Quali lavori vi rientrano

I lavori sulle unità immobiliari residenziali e sugli edifici residenziali di qualsiasi categoria catastale (incluse le pertinenze) per i quali spettano le detrazioni, riguardano gli interventi di manutenzione straordinaria, gli interventi di ristrutturazione edilizia e le opere di restauro e risanamento conservativo.

N.B.

Perchè siano classificati come manutenzione straordinaria, GLI INTERVENTI NON DEVONO MODIFICARE LA VOLUMETRIA COMPLESSIVA DEGLI EDIFICI E NON COMPORTARE MUTAMENTI DELLE DESTINAZIONI D'USO. Vi possono rientrare ad esempio gli interventi di frazionamento o accorpamento di unità immobiliari, ma anche la semplice ristrutturazione del bagno, la costruzione di una scala interna, la realizzazione di un recinto esterno, la sostituzione di infissi, ecc.

Tra gli interventi di ristrutturazione edilizia rientrano invece:

la demolizione e fedele ricostruzione di un immobile (dunque senza alcun ampliamento), la modifica della facciata, la realizzazione di una mansarda o di un balcone o la trasformazione di una soffitta in mansarda o di un balcone in veranda, l'apertura di nuove porte e finestre, ecc.

Possono, inoltre, beneficiare della detrazione fiscale:

Interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell'immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi
Interventi relativi alla realizzazione di autorimesse
o posti auto
Lavori finalizzati all'eliminazione delle barriere architettoniche
Interventi di bonifica dall'amianto
Interventi di esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici
(es. installazione di apparecchi di rilevazione di presenza di gas inerti, montaggio di vetri anti-infortunio, installazione del corrimano)
Interventi relativi all'adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi
(rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici, apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione, porte blindate o rinforzate, tapparelle metalliche con bloccaggi, casseforti a muro, ecc.). Leggi in proposito l'articolo "Bonus fiscali per porte blindate, inferriate e sistemi antifurto: ecco cosa fare"
interventi finalizzati alla cablatura degli edifici, al contenimento dell’inquinamento acustico, al conseguimento di risparmi energetici, all'adozione di misure di sicurezza statica e antisismica degli edifici.

Beneficiano, inoltre, del bonus ristrutturazioni 2020 gli interventi finalizzati:

  • alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi (terremoti, inondazioni, ecc.), a patto però che sia stato dichiarato lo stato di emergenza; 
• alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali
• all’eliminazione delle barriere architettoniche
• a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi.

La detrazione è riconosciuta anche a chi acquista fabbricati a uso abitativo ristrutturati. In questo caso è importante che entro 18 mesi dalla ultimazione degli interventi di recupero e ristrutturazione, le imprese e le cooperative edilizie provvedano alla alienazione o assegnazione dell'immobile.

Bonus ristrutturazioni
e manutenzione ordinaria

Gli interventi di manutenzione ordinaria sono ammessi all'agevolazione Irpef solo se riguardano determinate parti comuni di edifici residenziali (suolo su cui sorge l’edificio, fondazioni, muri maestri, tetti, scale, portoni d’ingresso, cortili, ascensori, fognature, etc.). In questo caso la detrazione spetta ad ogni condomino in proporzione delle rispettive quote millesimali.

Gli stessi interventi di manutenzione ordinaria se eseguiti su un immobile di proprietà privata, non danno diritto ad alcuna agevolazione. Così non consentono di fruire dell'agevolazione la semplice tinteggiatura delle pareti, la sostituzione dei pavimenti, la verniciatura di porte e finestre, il rifacimento di intonaci interni, ecc.

In un solo caso queste spese possono beneficiare del bonus ristrutturazioni, ossia quando sono da collocare nel quadro di un intervento più ampio che vede ad esempio la demolizione e realizzazione di nuove mura divisorie, lo spostamento dei servizi igienici, ecc.

Conto Termico 2020: come funziona

Il Conto Termico è un contributo statale interamente gestito dal GSE, istituito per la prima volta con il Decreto Ministeriale del 28 dicembre 2012.
Sono state poi introdotte diverse modifiche di aggiornamento con il Decreto Interministeriale del 16 febbraio 2016, grazie alle quali il Conto Termico è diventato “2.0”.

Per accedere all’agevolazione Conto Termico 2020, è necessario che gli interventi effettuati riguardino degli edifici esistenti che si servono di un impianto di climatizzazione annuale. Possono appartenere a qualsiasi Categoria Catastale, ad eccezione della F/3 (fabbricati ancora in fase di costruzione). Sono numerosi i lavori di efficientamento termico concessi dall’incentivo statale.
Tra i tanti, troviamo interventi volti a:
Sostituire vecchi impianti
di climatizzazione invernale con altri più efficienti dotati di pompe di calore,
elettriche o a gas
Installare degli impianti solari termici per produrre acqua calda sanitaria, che possono essere integrati o meno con nuovi impianti di climatizzazione invernale.
Il Conto Termico consente di detrarre non solo le spese principali per l’acquisto dei nuovi impianti. Verranno messi in conto infatti tutti i costi complessivi inerenti all’installazione dei nuovi sistemi. Parliamo dei lavori di ristrutturazione, modifica e rifacimento della zona interessata dell’edificio, ma anche dei trasporti e dei controlli di manutenzione destinati all’impianto. Per l’elenco completo degli interventi, consultare il Decreto sulla Gazzetta Ufficiale al seguente link.

Chi ne ha diritto

Possono accedere al Conto Termico 2020 tutti i soggetti privati, le imprese, i condomini e le Pubbliche Amministrazioni che rispettano i requisiti per ottenere l’agevolazione.
I fondi messi a disposizione per il prossimo anno sono 900 milioni di euro, dei quali 200 milioni sono riservati alle Pubbliche Amministrazioni. L’importo massimo rimborsabile con il Conto Termico 2.0 è pari al 65% delle spese complessive compiute.

Per quanto riguarda i soggetti privati, tale agevolazione non è cumulabile con altri incentivi statali, ma è possibile farlo con quelli non statali. Le Pubbliche Amministrazioni invece hanno la possibilità di cumulare il Conto Termico sia con gli incentivi statali che con quelli non statali.

Come fare domanda

I soggetti privati, le imprese e i condomini possono fare richiesta per accedere al Conto Termico 2020 solo tramite accesso diretto DOPO CHE I LAVORI SONO GIÀ STATI EFFETTUATI. Sarà necessario compilare la “scheda-domanda” sul portale online del GSE, entro e non oltre 60 giorni dalla fine degli interventi.
Le Pubbliche Amministrazioni invece, potranno anch’esse fare richiesta una volta conclusi i lavori, ma potranno anche scegliere di farlo tramite prenotazione. Il che significa che avranno la possibilità di compilare la “scheda-domanda a preventivo” sul sito del GSE. E grazie a questo potranno ottenere l’incentivo ancor prima di svolgere i lavori. Per farlo però, sarà necessario che le PA stipulino preventivamente un contratto di rendimento energetico, e successivamente un atto notorio che definisca la data prevista per l’inizio dei lavori.

Tutti i soggetti beneficiari del Conto Termico 2020 che faranno domanda tramite accesso diretto, dovranno presentare la richiesta di concessione degli incentivi al GSE accedendo al proprio account sul portale www.gse.it.
Per importi fino a 5.000€, l’erogazione avverrà in un’unica soluzione tramite bonifico entro circa 2 mesi dall’accettazione della domanda. Se invece le spese superano suddetta cifra, è previsto il rimborso con 2 o 5 rate annuali, a seconda della tipologia d’intervento.
I moduli da allegare alla domanda saranno differenti in base alla tipologia di interventi effettuati.

Per sapere quali sono i documenti necessari, consultare la seguente pagina: